La semplice bellezza di viaggiare con voi

Ho questo blog da tanti anni ormai e, scorrendo indietro nel tempo i vecchi articoli, riflettevo che scrivo sempre di viaggi o di scuola. Sono le mie due più grandi passioni ed hanno molto a che fare con la vita.
Viaggiare dilata il tempo, nutre l’anima, apre nuovi orizzonti.
Insegnare, se fatto per passione, sortisce gli stessi effetti: dilata, nutre, apre.
Visitare un posto nuovo mi insegna tanto quanto chiacchierare con un alunno, fare una gita in montagna mi stanca, ma mi nutre, allo stesso modo di una bella lezione con i miei alunni; sperimentare esperienze nuove di viaggio mi incuriosisce e mi dà soddisfazione nella stessa misura di avere a che fare con una difficoltà imprevista, un carattere ostile, un bambino introverso.
Allo stesso modo stimoli, ugualmente soddisfazioni.
Qualche settimana fa però, per la prima volta in vita mia, ho “viaggiato” (letteralmente parlando) con i miei alunni. Ho scoperto posti nuovi, vissuto esperienze diverse, tenendo loro per mano. Ero dalla loro parte, viaggiatrice come loro, turista in un posto nuovo anche per me.
Insieme a scoprire, insieme a costruire ricordi, insieme ad emozionarci davanti a luoghi che non conoscevamo.

Siamo stati a Verona, Desenzano sul Garda e Sirmione.
Tutti posti visti da piccola e che il rivederli con loro mi ha regalato ancora una volta quel fascino innocente dei bambini che si confrontano per la prima volta con rovine antiche, parchi immensi, un pranzo in spiaggia con gli amici e la prima scelta del giusto souvenir da portare a casa.
Noi adulti siamo ormai portati a viaggiare più per spuntar posti sulla cartina geografica che per emozionarci o per conoscere davvero. Forse dovremmo tornare a viaggiare come quando eravamo bambini, tornare a stupirci davanti ad una distesa di margherite o al pensiero che quelle mura sono lì da più di 2000 anni.
Da qualche anno mi girava in testa questo pensiero ma non ero ancora mai riuscita a dargli una forma. Viaggiatori che corrono da una parte all’altra del mondo per vedere – o forse per poter dire di aver visto – quel posto che tanto avevano già visto online (o forse su riviste, se ancora amano “sfogliare”, al posto di “scrollare”), saltando da un posto all’altro, mangiando nel posto consigliato dalla guida e facendo l’esperienza imperdibile che oramai tutti postano sui social.
Che viaggiatori stiamo diventando?
In questi due giorni con i miei alunni ho avuto la prova di quanto sia semplicemente bello vedere un posto “per la prima volta”. Dove semplicemente vuole davvero significare “senza ricercatezza”, “essenzialmente”. Stare di fronte alle cose con naturalezza, stupore e meraviglia.
Ogni tanto ce lo dimentichiamo.
Ogni tanto invidiamo quelli che già stanno visitando lo spazio senza pensare che forse non conoscono nemmeno i propri vicini di casa. Coloro che fanno due volte all’anno il giro del mondo ma non si stupiscono più di nulla. Diciamo che noi siamo diversi… però, ogni tanto, li invidiamo.
E allora l’invito, in occasione anche di questa Pasqua, è quello di capovolgere il nostro modo di viaggiare, di volare di meno e di stupirsi di più, di non correre ma viaggiare lentamente, di fermarsi e soffermarsi nei posti che non conosciamo, di meravigliarsi più spesso, di respirare l’aria che ci circonda, senza l’ansia di doverla “divorare”.
Grazie bimbi per avermi obbligata a vedere la bellezza del vostro modo di guardare.
Grazie bimbi perchè mi insegnate la semplicità.
Grazie bimbi, il vostro meravigliarvi è stato un dono enorme.




2 pensieri su “La semplice bellezza di viaggiare con voi

  1. Pingback: Noi, insieme: un’emozione fortissima – Parole di Viaggi

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.