Venerdì sera.
E’ passata una settimana esatta dall’ultimo giorno di scuola.
“Vacanza finalmente!” ti dicono tutti quelli che non sanno nulla della vita di un insegnante.
“Ora lavori di meno!” commentano quelli che invece sanno qualcosa del nostro lavoro.
“Una parte di corpo che si stacca” ti scrive chi capisce quello stai provando.
E’ proprio così. Per cinque anni hai instancabilmente diviso e donato il tuo cuore con altre piccole vite finchè così, di colpo, in un giorno qualunque per il mondo intero, te ne separi.
Una parte di te si stacca, rimane nei loro sorrisi, dentro quelle lacrime, negli abbracci più forte che si può, nei “Maestra ti voglio bene” e nei “Mi mancherai”.
Rimane lì, sospesa in quell’attimo eterno.
Occhi lucidi, milioni di immagini che ti attraversano la mente, manine che ti continuano a stringere, grazie maestra e ti voglio bene detti a ripetizione.
Una parte di cuore che si stacca.
Fine. Fine di quella condivisione continua, costante, avvolgente, invadente delle vostre vite.
Ogni volta la stessa storia ma ogni volta diversa. Ogni volta un po’ più intensa. E ogni volta ti coglie totalmente impreparata.
Rileggo tutti gli articoli scritti qua, su di voi, su di noi.
Quanta vita abbiamo vissuto insieme, e quanto siamo cresciuti!
Ho provato a scrivervelo ma sappiamo bene che le parole non bastano mai. Leggendole e ascoltandole, in quegli ultimi 10 minuti di quinta, si sono trasformate in lacrime. Emozioni. Questo è quello che di più grande abbiamo costruito.
Noi, 5A, siamo stati per cinque anni emozione viva, accesa, forte, sempre.
Sappiamo noi che cosa abbiamo vissuto.
Solo noi conosciamo e porteremo sempre con noi quell’emozione così a fondo.
“E’ quel momento in cui si manda giù il boccone più tosto” rispondo a chi mi crede già in vacanza.
Ed è davvero così.
E allora, eccole qua, quelle parole che non bastano mai.
Le scrivo anche qui, ben sapendo che solo per noi, 5A, corrispondono ad emozioni.
Ciao bimbi, mi mancherete.
5 giugno 2025
Giovedì sera, ore 23.30.
Giovedì sera prima dell’ultimo venerdì di scuola. Prima del nostro ultimo giorno di scuola.
E lo sapevo… sono stata bloccata fino ad ora e adesso le emozioni sono diventate troppe e traboccano, le sento uscire dal cuore… e non posso non scriverle.
D’altronde sono la vostra maestra di italiano, vi ho insegnato io a scrivere, lettera dopo lettera, frase dopo frase, pensierini e temi… e quante volte vi ho detto di buttare le vostre emozioni sul foglio e che pian piano, da sole, avrebbero preso forma?
E così, eccole qui, su un foglio bianco, tutte le mie emozioni.
Cari bambini,
eccoci qui, giunti a questo ultimo giorno di scuola.
Vorrei dirvi un’infinità di cose ma ho letto il diario che mi avete regalato e qualcosa mi pesa sul cuore, come un mattone che fatico a togliere.
Il tempo è volato in questi cinque anni e sono orgogliosa di averlo condiviso con voi.
Siete stati una forza della natura, un’esplosione di felicità, un buongiorno costante per le mie giornate, una bellissima routine. Siete stati la mia memoria, ogni volta che dimenticavo qualcosa, la mia forza fisica quando c’era bisogno di spostare banchi e sedie, i miei occhi ogni volta che perdevo le forbici, o il pennarello della lim, la mia voce quando afona cercavo di farmi ascoltare, il mio cuore per tutto l’amore che mi avete donato.
Siamo cresciuti vivendo insieme 6 o 8 ore al giorno, ridendo, litigando, abbracciandoci, mangiando insieme, conoscendoci e legandoci sempre più.
Siamo diventati una famiglia, pronti a supportarci quando qualcuno di noi era giù di morale e a condividere le nostre belle notizie. Siamo diventati famiglia ed è questo ciò che mi mancherà di più. Noi, tutti insieme.
Grazie per questi travolgenti, disordinati, allegri, meravigliosi anni insieme.
Ora è arrivato il momento di lasciarvi andare.
Continuate a tenere stretta con voi la vostra gioia e quello sguardo sempre curioso e luminoso.
Mantenete vivo il vostro entusiasmo.
Non dimenticate mai che il segreto per star di fronte alla vita è farlo sorridendo, e che solo con un briciolo di fatica si possono raggiungere risultati.
Credete fortemente nei vostri sogni e non permettete che nessuno ve li rubi.
Sognate, amate, ridete, vivete.
Ma soprattutto continuate a MERAVIGLIARVI del mondo, sempre.
Buon cammino!




Per gli altri articoli su questi emozionanti cinque anni:
- https://parolediviaggi.com/2025/04/21/la-semplice-bellezza-di-viaggiare-con-voi/
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- https://parolediviaggi.com/2022/01/14/scuola-cosa-stiamo-insegnando-ai-nostri-figli/
- https://parolediviaggi.com/2020/11/10/continuiamo-a-sorridere-dietro-le-mascherine/…che rileggerei all’infintio!
Quanti!
Quanta vita!
Quanto Bene!