Spesso ci si accorge della bellezza di un viaggio solo quando si torna a casa e si sente crescere la nostalgia.
Questa volta no, questa volta ho sempre saputo che la nostra avventura sarebbe stata splendida, ma a differenza del solito, non pensavo che il senso di vuoto che avrei provato sarebbe stato così grande…
Per questo motivo la notte prima dell’ultimo giorno di scuola ho scritto queste semplici e spontanee righe ai bambini, forse solo per prepararmi alla giornata che avrei dovuto affrontare, forse con la speranza di riuscire così a trasmettere a loro un pizzico delle mie emozioni.
Nell’attesa di qualcos’altro, già in cantiere, le pubblico ben sapendo però che solo noi 21 della quinta B potremo realmente e pienamente capirle!
12 Giugno 2013
Cari bambini, o forse dovrei dire cari ragazzi,
eccoci giunti al nostro ultimo giorno di scuola, finalmente!
Ultimi appelli, ultimi avvisi, ultime frasi sempre uguali della maestra, “E’ suonata la campanella, sedetevi!”, “Te le sei già cambiate le scarpe?”, “Banchi puliti, che diciamo una preghiera per cominciare bene la giornata…”; …ultimo di tutto. Fine di tutto questo.
Proprio per questo ieri mi sono fermata un attimo a pensare… Siamo stanchi ed esausti, lo splendido spettacolo finale di venerdì scorso ci ha tolto anche le ultime forze che ci erano rimaste, ma sono contenta perché vi ha, ci ha, unito ancora di più e ci ha dato la possibilità di costruire bellissimi ricordi fino alla fine.
Vi ricordate quando vi dicevo che solo voi potete costruire i ricordi che vi rimarranno di oggi?
Ecco, guardatevi indietro… quanti ricordi avete? Chiudete gli occhi, provate a pensare. Il viaggio all’interno dei vostri ricordi passati è l’unico ingrediente che avete per costruire ancora, nel vostro futuro.
Per questo vi ho scritto. Per dirvi che quello che ho costruito con voi è la base su cui costruirò tutto il mio futuro e tutte le mie prossime esperienze. Voi siete stati la mia piattaforma solida, i miei massi di cemento. E spero che i miei insegnamenti e la vostra classe siano state la stessa cosa per voi.
Torno indietro con la mente, al mio primo giorno con voi, al doposcuola, alle stelline per i meno chiacchieroni, alle prime gite e poi a quando in quarta siete diventati miei alunni a tutti gli effetti.
Non è stato facile, ma ora posso dirvi con certezza che a volte le cose che si conquistano con fatica e difficoltà sono poi in fondo quelle che ci regalano le emozioni più grandi, gli insegnamenti più significativi, più veri
Ricordate la storia della madreperla e di come si forma? Nasce dal tentativo dell’ostrica di difendersi da qualcosa di nemico che la attacca. Ricordatevelo sempre, spesso le persone più belle nascondono storie dolorose che solo loro conoscono e che le hanno rese così grandi.
E voi siete grandi, tutti, uno per uno.
Per questo voglio dirvi che non dimenticherò mai nessun vostro sorriso, abbraccio o lacrima. Non dimenticherò mai nessun consiglio chiesto o dato, nessun litigio o festa. Non dimenticherò mai le gite, le partite di calcetto, i pranzi. Non dimenticherò la vostra distrazione ad ogni gatto o uomo che vi sembrava camminasse sul tetto, o il vostro alzarvi senza regole alla vista del primo fiocco di neve. Non dimenticherò mai la nostra aula con le finestre sempre aperte d’estate e le tende sempre abbassate. Non dimenticherò ogni singola risata fatta insieme o battuta su cui abbiamo scherzato. Non dimenticherò i vostri applausi l’ultimo giorno di scuola di quarta e di quinta e i vostri cori quando meno me lo aspettavo, per me, ma non solo (come quando il 21 dicembre avete fatto il conto alla rovescia per i Maya urlando al termine “Siamo vivi!”)!
Non dimenticherò ogni discussione o sgridata, ma soprattutto terrò fermi nella mia mente i volti di quando tornavate sereni e mi sorridevate, abbracciavate o scrivevate lettere e bigliettini.
Non dimenticherò voi, perché mi avete insegnato tanto e insieme a me avete condiviso momenti belli e tristi delle nostre vite.
Vi porterò sempre nel cuore e non smetterò mai di ringraziare Gesù per aver messo sulla mia strada dei ragazzi splendidi come voi!
Con grande Affetto
La vostra maestra