Avevo letto su più di una guida che andando a Parigi non bisogna farsi mancare una visita al cimitero di Père-Lachaise, ma poi finivo sempre per lasciarlo come ultima opzione, ossia quella che puntualmente veniva sostituita da “un ultimo caffè parigino”.
Ho dovuto leggere un articolo sul Courrier international francese per decidermi ad andarci realmente.
E se ora sono qua a scrivere vuol dire che ne è valsa davvero la pena.
Non si tratta infatti di un cimitero qualunque, dove la gente va solo a piangere e pregare per i propri cari, o meglio, non si tratta solo di questo: qui sono sepolti alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della letteratura, della musica, in un ambiente totalmente magico e surreale.
I Parigini inoltre, ma non solo loro, si recano in questo luogo non solo per trovare i propri parenti, ma anche per fare lunghe passeggiate, sedersi a leggere un libro, riflettere… proprio come in un parco qualsiasi, con la differenza però che qua si può respirare il silenzio e un’atmosfera raccolta e nella quale i pensieri sono liberi di viaggiare indisturbati.
Sono rimasta dentro il cimitero per un’oretta e mezza durante la quale però non ho avuto il tempo di sedermi tranquilla o girovagare senza meta. Essendo la prima volta ero curiosa di vedere almeno alcune delle tombe più celebri, studiarne la forma, la grandezza, la presenza o meno di cripte e di scritte particolari, e solo raramente mi sono fermata a prendermi un momento per me.
E’ mia intenzione però farlo la prossima volta, ed è per questo che ve lo consiglio.
Prendete la linea 3 in direzione Gallieni (o se vi è più comoda la 2) e scendete alla fermata Père Lachaise; lì quasi sicuramente sarete abbordati da venditori di cartine e mappe del cimitero, un po’ care (2,50 euro se non ricordo male), ma consiglio caldamente di comprarla, altrimenti sicuro che passerete la notte tra una tomba e l’altra (e a dirvelo è una il cui senso dell’orientamento non sbaglia mai!!!)
Entrate e in silenzio lasciatevi guidare dai vostri pensieri: forse, per una volta, saranno delle emozioni completamente nuove a farvi strada… e allora seguitele, perchè siete a Parigi, circondati dalle tombe del Père Lachaise… e se non lì, in quale altro luogo potrete mai dire di esservi realmente sentiti “abbandonati a voi stessi”?