Irlanda, Galway e non solo. Una settimana bellissima!

Breve ma splendido.

Irlanda. Galway.

Siamo stati lì per un corso di formazione per docenti ed è stato quello che mi piace chiamare l’aperitivo.

Quell’esperienza breve ma intensa che ti fa venire l’acquolina in bocca e il desiderio di tornare in un posto.

Ebbene sì, solo una settimana ma che è bastata per farmi innamorare di un paese che avevo visto solo da piccola e che ora non vedo l’ora di poter tornare a visitare.

Come già detto siamo stati a Galway, con partenza e rientro da Dublino.

Il nostro giro non è stato quindi particolarmente articolato, ma sufficiente per tirar fuori un breve articolo con qualche consiglio.

Bando alle ciance allora, e via con i consigli!

GALWAY:
Splendida cittadina nel Connemara, regione a nord ovest dell’Irlanda, si sviluppa intorno ad una lunga via dove i negozi e i pub la fanno da padrona e che di sera si illumina con lucine colorate e musica irlandese.
La settimana in cui siamo stati noi, dal 17 al 22 luglio, corrispondeva con la settimana dell’Art Festival e questo, lo abbiamo scoperto lì, è sinonimo di musica dal vivo ad ogni angolo!
Se già infatti l’Irlanda, e Galway in particolare, è famosa per la buona musica, fruibile gratuitamente davanti ad una pinta di guinness, durante quella settimana lo spettacolo era continuo e l’imbarazzo della scelta è stata la costante dei nostri pomeriggi/sere!
La bellezza di Galway sta però, secondo un’opinione personale dal momento che amo più i paesaggi naturali della vita mondana, nel suo affacciarsi sul golfo omonimo, Oceano Atlantico, spiagge infinite e moli che si perdono dentro l’orizzonte.
Una lunga sfilza di casette colorate si specchiano nell’acqua proprio in quel punto in cui il Corrib si getta nel mare dopo i soli 3 km di percorso compiuti, la Galway Bay.
Il tramonto è il momento migliore, il sole colora di rosa le nuvole e le case risplendono sotto gli ultimi raggi diventando luminose e riflettendosi dentro il moto ondoso che si genera dall’unione di fiume e mare.
Lì salmoni, anatre, cigni e un’infinità di uccelli diversi convivono in un’armonia di forme e suoni che attirano tutti i passanti.
Da Galway si può raggiungere, con una passeggiata di una quarantina di minuti, Salthil, la cittadina a ovest famosa come stazione balneare.
Consiglio la passeggiata perché perdere gli occhi nelle spiagge infinite e fermarsi ad ammirare la marea che velocemente sale fino a ricoprirle interamente è uno spettacolo che non mi stancherò mai di vedere e che ci insegna molto del pianeta che ci ospita.
Le storie su Galway e i monumenti da vedere sono molti, ma per quelli una buona guida vi sarà sufficiente!

CLIFF OF MOHER:
Le scogliere di Moher, dal nome della ragazza che si buttò perdendo la vita, alte 800 metri sul mare e lunghe 8 km, offrono uno scenario spettacolare.
Unica cosa che ricordavo del mio primo viaggio in Irlanda, è infatti un posto che non si dimentica tanto facilmente!
A differenza di 30 anni fa, ora i percorsi sono recintati e per camminare sulle scogliere si segue un unico sentiero, pizzicato tra il precipizio e pratoni verdi puntinati da mucche che pascolano (ecco perché il latte irlandese è così buono!)
Non sprecherò altre parole… che emozione!

ISOLE ARAN:
Si trovano di fronte a Galway (l’isola principale è Inishmore, lunga 13 km e larga 3) e sono un piccolo paradiso che purtroppo sta diventando turistico.
Se infatti anni fa le case erano aperte e davanti alla porta signore locali creavano maglioni di lana, ora la maggior parte dei locali si dedica al trasporto dei turisti nelle varie zone delle isole, in calesse, pullmino o proponendo affitto di bici con varie formule. Insomma, come molti posti ormai, le tradizioni si stanno perdendo. Noi abbiamo scelto di attraversarla a piedi con una lunga passeggiata durante la quale il sole e la pioggia si sono dati il cambio senza sosta. Abbiamo camminato lungo la strada ma anche attraverso prati e campi delimitati da simpatici (e tipici!) muretti a secco che delimitano le diverse proprietà e creano dei veri e propri sentieri che collegano le poche strade asfaltate.
I paesaggi che si attraversano sono belli, belli, belli.

DUBLINO:
Per questa città bisognerebbe scrivere un articolo ad hoc, e magari lo faremo, ma noi ci siamo stati solamente due giorni, quindi per adesso mi limito a scrivere qui solo alcuni brevi e semplici consigli:
– visitate il Trinity College (ricordatevi di prenotare con anticipo!) con la Old Library e il Book of Kells, uno dei manoscritti medievali più celebri al mondo;
– visitate la St Patrick’s Cathedral con l’organo più grande d’Irlanda e la Christ Church Cathedral;
– passeggiate per Merrion Square, percorrete il contorno ammirando i palazzi georgiani con i tipici portoni colorati e addentratevi nel giardino, dove, nascosti tra un albero e l’altro, potrete scovare alcune sculture tra cui quella di Oscar Wilde;
– percorrete le vie di Temple Bar, il quartiere dei locali dove, più che fermarsi a bere o mangiare, è bello (se piace!) perdersi tra le stradine brulicanti giorno e notte;
– visitate il Castello;
– percorrete O’Connel Bridge (ponte più largo che lungo!) e O’Connel Street, il viale più ampio della città dominato dallo Spire (alta colonna di acciaio) nel quale molto bello è l’edificio del General Post Office;
– visitate l’Old Jameson Distillery o la Guinness Storehouse se siete curiosi di conoscere anche questa parte della cultura irlandese!
– fate tappa in qualche pub tipico dove ordinare una pinta (noi ci siamo affezionati al Mulligan’s) e concedetevi una buona colazione all’irlandese (e qui… non posso non consigliarvi il Brick Alley Café);
– cercate le statue di bronzo sparse per la città (Molly Malone, James Joyce, Oscar Wilde, Phil Lynott…)

L’Irlanda è un paese del nord, era quasi scontato mi piacesse, ma la cosa che non mi aspettavo di vedere sono stati i colori accesi: verde smeraldo dei prati, turchese del cielo, bianco delle nuvole che si affacciano dopo un temporale, blu cobalto dell’oceano…!
E poi l’atmosfera, il craic,1 lo spirito irlandese di gioia e divertimento che si respira entrando nei pub, ballando e ridendo tra una canzone e l’altra…!

Come sempre accade quando scrivo di un viaggio fatto, bastano poche righe e la memoria che torna indietro, e la voglia di ripartire fa subito capolino tra una parola e l’altra!
Torneremo, non vedo l’ora!

  1. Craic = si pronuncia /ˈkræk/ (si scrive anche crack) e può avere vari significati; nel più comune indica divertimento in compagnia e con un livello di decibel parecchio alto, ad es. it was good craic può descrivere una serata trascorsa al pub con risate, chiacchiere, musica e varie pinte di birra. ↩︎

Un pensiero su “Irlanda, Galway e non solo. Una settimana bellissima!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.