Avevo sempre sentito parlare del Castello di Pralormo e di Messer Tulipano, ma per un motivo o per un altro non ci ero mai andata; quest’anno invece ho fatto quella che si potrebbe chiamare una “full immersion”!
Seguendo i preparativi, le conferenze stampa e poi tutto l’evolversi della mostra, dal giorno dell’inaugurazione fino alla fine, con tutte le problematiche quotidiane e con una scoperta in più al giorno, ho apprezzato Messer Tulipano molto più rispetto a come l’avrei apprezzato se fossi andata da visitatrice, solamente in giornata, confondendomi tra migliaia di persone!
Il parco infatti va visto almeno due, se non tre volte in un mese: si rinnovano le specie di tulipani, cambiano i colori, cambiano i profumi… riordinando le foto scattate durante tutto il mese mi accorgo di non averne fatta mai una uguale all’altra!
Inoltre poi si ha il modo di fare degustazioni, provare i prodotti dei “Maestri del Gusto” e ritornare a comprarli dopo aver trovato i nostri preferiti, si può osservare lo sbocciare e la lenta fioritura delle piante della serra… insomma, si può vivere davvero Messer Tulipano!
Quest’anno il tema era strettamente collegato all’ Expo di Milano, e quindi al cibo dal mondo.
Nell’orangerie diversi artisti esponevano i propri frutti creati con la cera, con la cartapesta, con il vetro… e stampati sul momento con una stampante 3D!
La contrapposizione tra tradizione e modernità ha riscosso grande successo: trovarsi di fronte a delle dimostrazioni di 3D printing quando ci si era recati alla mostra con l’idea di vedere solo prodotti naturali, o comunque creati manulamente, ha suscitato un grosso stupore in tutti i visitatori, che rimanevano incantati a seguire ogni singolo movimento della stampante.
In questo modo Messer Tulipano non solo ha confermato la sua unicità nella sempre grandiosa esposizione di tulipani, ma ha anche dimostrato di essere al passo con il tempo, senza dimenticare il rispetto della tradizione e dei prodotti naturali, ma affiancando a questi la modernità e l’ecosostenibilità (i frutti stampati erano infatti creati esclusivamento in PLA, un materiale ottenuto dalla fermentazione dello zucchero di canna e del mais).
In questo modo Messer Tulipano non solo ha confermato la sua unicità nella sempre grandiosa esposizione di tulipani, ma ha anche dimostrato di essere al passo con il tempo, senza dimenticare il rispetto della tradizione e dei prodotti naturali, ma affiancando a questi la modernità e l’ecosostenibilità (i frutti stampati erano infatti creati esclusivamento in PLA, un materiale ottenuto dalla fermentazione dello zucchero di canna e del mais).
Insomma, quest’anno Messer Tulipano è stata davvero una grande scoperta!
Cosa ci riserverà allora per il prossimo anno?
Per ulteriori informazioni sulle stampanti 3D vi invito a visistare il sito QGIO3
Photos made by Cecilia Della Beffa