C’è un posto, sperduto in mezzo all’Oceano Atlantico, nel quale puoi passeggiare per ore riempiendoti gli occhi di colori, il naso di profumi e il cuore di bellezza e pace.
Questo posto è il parco Terra Nostra, nell’isola di Sao Miguel, una delle nove isole che formano l’arcipelago delle Azzorre.
Non sono mai stata una patita degli orti e dei giardini botanici, nonostante venga da una famiglia di botanici e naturalisti. Amo i fiori perchè mi mettono allegria, adoro vederli luccicare sotto la luce del sole che risalta i loro colori e mi capita spesso di incantarmi a fissare i petali dopo una giornata di pioggia, quando le ultime gocce scivolano lente su quei tappeti vellutati.
A Sao Miguel c’è però un giardino botanico molto famoso ed essendo lì con mio padre, non si poteva non andare a vederlo.
E, con il senno di poi, ho fatto proprio bene!
Il parco è molto curato e la varietà di alberi, piante e fiori è immensa!
Inoltre, arrivando dall’Italia dove la vegetazione è mediterranea e in alcune zone alpina, sono rimasta affascinata da molte piante tropicali e specie endemiche che da noi non esistono o esistono sotto forme completamente diverse!
Partiamo però con il dire che le Azzorre sono la patria del verde intenso, dei boschi di felci e delle ortensie!
Stiamo infatti parlando di uno degli arcipelaghi più remoti dell’Atlantico che, situato a 1500 km dal Portogallo e a 3900 km dalla costa orientale del nord America, sui planisferi risulta solo un puntino in mezzo all’azzurro dell’Oceano e stenta a farsi vedere.
Qui la vegetazione rigogliosa si alterna a zone completamente sommerse dalle colate laviche e la posizione geografica, il clima sempre fresco e ventoso e le caratteristiche del terreno permettono la convivenza di una flora di tipo mediterraneo con una vegetazione tropicale.
La caratteristica delle Azzorre sono in particolare le ortensie, piante che verso giugno e luglio si coprono di fiori, vere e proprie sfere di petali di tutti i colori, dal bianco all’azzurro, dal lilla al viola e che fanno da cornice a tutte le strade di ciascuna isola, dalle più trafficate alle più isolate.
Siamo quindi arrivati al Parco dopo aver già vissuto per dieci giorni immersi in una vegetazione a dir poco rigogliosa e spettacolare e i nostri occhi sembravano già sazi di tutti quei fiori e convinti di aver ormai visto tutto… e invece il Parco Terra Nostra ci ha davvero lasciato a bocca aperta!
Il parco infatti deve la sua fama alle terme situate all’interno, nelle quali l’acqua ferruginosa e di colore giallastro dicono che faccia molto bene alla salute.
Tutto intorno alla grande piscina si estende il parco che si divide in varie zone, dai viali alberati di palme e gingko circondati da fitti boschi, ai giardini tematici (delle felci, delle palme, dei fiori…) curati e costellati di laghetti, passeggiate e fontanelle.
Noi abbiamo passato due ore abbondanti all’interno senza girarlo in tutte le sue parti e tralasciando il bagno nella piscina termale (eravamo già stati alle pozze naturali della Caldeira Velha che consiglio!) ma quando siamo usciti eravamo molto soddisfatti della tappa fatta.
Come però ho già scritto le Azzorre sono dei giardini botanici a cielo aperto, soprattutto nel periodo a cavallo tra la primavera e l’estate. Per questo motivo valutate bene il periodo in cui andare e quando siete là, prima di studiare a memoria la guida e riempirvi ogni ora della giornata con qualche attività, affittate un macchina e perdetevi sulle strade costiere e interne… lo stupore che colpirà i vostri occhi di fronte alla bellezza della natura sarà qualcosa che, anche volendo, non avrete potuto programmare prima!