Il mio primo viaggio in bici: sentirsi parte del mondo!

Sono passati già tre mesi da quando siamo tornati dal nostro primo viaggio in bici.
Emozioni molte, nostalgia tantissima.
Avrò modo di raccontarvi alcuni dei posti più belli che abbiamo visto in alcuni articoli più specifici, per il momento mi soffermerò a parlare in generale di questa esperienza che è stata una delle più belle mai fatte.

Dopo mesi di ricerca di una bici (unico sport che il fisioterapista mi aveva detto che potevo fare oltre al nuoto, che in periodo di pandemia era difficile da praticare), finalmente trovai un posto, a Cuneo, che me la poteva fare su misura poiché aveva ancora un telaio misura 46, la mia!
Non ci pensai più di tanto, giusto il tempo di un caffè e due passi nella città, e la ordinai.
I proprietari del negozio, Cicli Pepino e Chiapale, furono di parola: il mese successivo la mia bici era pronta, personalizzata e bellissima. Amore a prima vista!
Non so se tutti potranno capire e condividere la mia emozione, a me capita sempre così quando si tratta di attrezzatura sportiva, la cerco, la ordino e poi la incontro nei miei sogni fino a che non la tengo realmente tra le mie mani!
Con la bici fu così, e quando finalmente andai a ritirarla… non credevo ai miei occhi! Era bellissima!
Questa è forse una delle ragioni principali che hanno definito la bellezza del mio viaggio: il poterlo fare con lei, la bici che avevo tanto sognato e che sarebbe diventata, in pochi giorni, la mia migliore compagna di viaggio!

Un’altra ragione che ha reso questo viaggio motivo di grande soddisfazione è stato viaggiare in maniera al 100% sostenibile!
Non potendo fare, a causa dei miei problemi di schiena, lunghi cammini (tipologia di vacanza che ho sempre desiderato), non avevo mai fatto nella mia vita lunghi viaggi a impatto zero.
Questa volta invece è stato esattamente così, ci siamo mossi in treno per raggiungere la tappa di partenza e per tornare a casa a fine viaggio; tutti gli altri giorni gli unici mezzi che ci hanno permesso di spostarci da un posto all’altro sono state le nostre bici!
Che soddisfazione!
La sensazione di essere di aiuto all’ambiente viaggiando ha unito due delle mie più grandi passioni: in bici viaggiare acquisiva un valore diverso, più grande, più trasparente.
Il viaggio in bici inoltre ti consente di percorrere lunghe distanze, di raggiungere posti anche distanti tra di loro e di goderti davvero il viaggio. Mi sono davvero resa conto di molti aspetti del viaggiare a cui non avevo mai fatto caso… tutte le volte che saliamo in macchina e prendiamo l’autostrada paghiamo per un servizio che certo ci porterà a destinazione più velocemente ma che non ci farà apprezzare nulla dei paesi che attraversiamo.
Durante questo viaggio invece abbiamo davvero avuto la possibilità, e forse potrei aggiungere l’onore, di attraversare paesini di cui nessuno conosce il nome e dove il tempo sembra essersi fermato a qualche decina di anni fa…
Il nostro viaggio è stato un viaggio senza tempo, e questo ci ha permesso di sostare a chiacchierare con le persone del luogo, simpatici vecchini che tra una partita di carte e l’altra ci hanno raccontato del loro mestiere, di come hanno visto il paesaggio cambiare e delle piccole tradizioni che ogni piccolo paese continua a conservare e portare avanti.
Abbiamo respirato libertà, quella di cui avevo tanto letto ma che poi, nella realtà, non si riesce mai a vivere per davvero.
Libertà di decidere giorno per giorno dove andare, libertà di percorrere la strada che preferisco, senza temere il traffico o le code, libertà di poter respirare davvero i profumi e gli odori che mi circondano, libertà di poter reinventare il mio percorso se qualcosa sulla strada mi ostacola.
Libertà di viaggiare. Libertà di pedalare. Libertà di potersi soffermare sulla bellezza.

Lo rifarò? Certo, e non vedo l’ora!

È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese. In questo modo te le ricordi come sono veramente, mentre in automobile ti restano impresse solo le colline più alte, e non hai un ricordo tanto accurato del paese che hai attraversato in macchina come ce l’hai passandoci in bicicletta.

Ernest Hemingway

P.s. Ecco in breve il nostro viaggio:

Peschiera del Garda – Mantova – Ferrara – Valli di Comacchio – Delta del Po – Chioggia – Padova

720 km percorsi in 11 giorni di viaggio,
7 città visitate
infiniti piatti e vini assaggiati!

A breve nuovi articoli più specifici!

5 pensieri su “Il mio primo viaggio in bici: sentirsi parte del mondo!

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