Goodbye 2019!

27 dicembre.
Terminano le feste, ci si prepara al Capodanno. O almeno, così si dice.
Per te Capodanno significa soltanto fare i conti con l’anno che si sta chiudendo e vedere cosa migliorare per quello che verrà.
E così cominci, argomento dopo argomento, proposito per proposito.
Riprendi in mano la lista dell’anno scorso e confronti la te stessa di adesso con quella di un anno fa. Quanto sei cambiata?
Ti eri data come obiettivo quello di vivere, vivere a fondo ogni situazione di fronte a cui la vita ti avrebbe chiesto di stare e… che dire. Forse non pensavi che sarebbe stato così difficile! Eppure guardati, sopravvissuta, cresciuta, migliorata.
Hai cominciato l’anno piena di energie, hai chiesto al tuo corpo tanto, forse troppo, per affrontare tutte quelle nuove esperienze che ti eri prefissata di fare… e ora ti ritrovi stanca, fisicamente provata, ma con una consapevolezza di te molto maggiore!
Ripercorri mese dopo mese, viaggio dopo viaggio, esperienza dopo esperienza.

Gennaio è cominciato in Marocco, volando sull’acqua con la tua tavola da surf. La prima vera green wave, quella che sognavi da tanto!
A febbraio hai cambiato tavola e sei potuta finalmente tornare sullo snowboard, sulla neve, tra le tue amate montagne…
Finchè non è arrivato marzo, il mese che riassumi in una sola parola: Islanda. Perchè ogni altra cosa detta o scritta sarebbe superflua… (se volete però sapere di più vi invito a rileggere i miei articoli: https://parolediviaggi.com/2019/03/23/islanda-il-mio-sogno-diventato-realta/ e
https://parolediviaggi.com/2019/05/01/islanda-come-ritrovare-se-stessi/)
Ad aprile, come regalo di compleanno, hai scelto di buttarti sul kitesurf… un altro sport che, forse per l’atmosfera respirata in Sardegna, forse perchè ‘sempre di avere una tavola sotto i piedi si tratta’, ti ha conquistato dal primo istante!
Maggio ti ha invece riservato enormi soddisfazioni sul campo lavorativo. La possibilità di vivere per una settimana in Finlandia a stretto contatto con le green schools ha acceso dentro te idee e progetti a cui ancora ora stai lavorando!
Finchè non sei arrivata a giugno. Giugno, il mese in cui la tua vita era al massimo della frenesia ma hai deciso di fermarti, goderti quello che avevi, rilassarti. E così è arrivato luglio con le incantevoli Azzorre (https://parolediviaggi.com/2019/11/16/azzorre-giardini-botanici-a-cielo-aperto/) e i giri in moto attraverso delle Alpi così famose ma in fondo ancora sconosciute.
(https://parolediviaggi.com/2019/10/09/in-moto-intorno-al-monte-bianco/)
Agosto è stato poi il mese dello Sri Lanka e di tutte le emozioni che quel ‘viaggio al rallentatore’ ti ha regalato. (https://parolediviaggi.com/2019/08/30/sri-lanka-un-viaggio-al-rallentatore/)
Settembre, ottobre e novembre hanno segnato la resa dei conti. Troppo avevi chiesto, troppo avevi ricevuto. Il tuo corpo doveva fermarsi, la tua testa doveva acquietarsi. Stop.

Ti piace chiamarli i mesi dell’accettazione, perchè, in fondo quello ti hanno insegnato. Ad accettare, ad accettare la fatica, ad accettare i pensieri scomodi. A soffermarsi sulle cose, al posto di viverle sempre e solo sulla cresta dell’onda. Cadere serve a questo, a farci sentire in bocca il gusto salato dell’acqua sulla quale siamo soliti volare.
E così è stato, finchè dicembre è arrivato, e con lui anche qualche nuova forza!
A questo punto i propositi per l’anno nuovo vengono di conseguenza…

Non dimenticare ciò che hai imparato. Non dimenticare che si può essere forti anche senza dimostrarlo fisicamente, non dimenticare che accettare ciò che la vita ci dà a volte è il migliore regalo che possiamo fare a noi stessi, non dimenticare che ogni posto nel mondo, dalla strada sotto casa ad un ghiacciaio a chilometri di distanza, possono insegnarti tanto.
Insomma, niente che non possa essere fatto. Ma soprattutto niente che la vita non ci proponga costantemente.
Aspetterò a scrivere i propositi per l’anno nuovo però. E invito anche voi ad attendere. Soffermarsi su quello che è stato sembra facile ma non è scontato.
Guardatevi indietro. Ripercorrete vittorie e sconfitte, soffermatevi sulle gioie che la vita vi ha dato, le nuove amicizie strette, i piccoli momenti di felicità vissuti. Tornate sugli errori commessi, comprendeteli, accettateli, perdonatevi.
Solo quando sarete consci del punto di strada a cui siete arrivati sarete pronti per cominciare il nuovo anno. Solo sapendo dove siamo, possiamo decidere dove andremo.

Goodbye 2019, sei stato bello, impegnativo, entusiasmante, faticoso… ma mi hai insegnato tanto. Tutto sommato, grazie.

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